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Intervista a cura di Francesco Salerno

 

pasquale martinelliPrima della partita tra Matera e Bisceglie lo spazio dedicato agli ex protagonisti delle squadre in campo spetta a un amico che ha lasciato un ottimo ricordo delle sue stagioni in biancoazzurro e che ha dimostrato attaccamento alla maglia anche in occasione della presentazione di questo sito. Ecco Pasquale Martinelli ''in pasto'' ai lettori di MateraCalcioStory.

 

Cominciamo dal presente: come va nell'Altamura dei materani?
Mi sto trovando veramente bene, ho riscoperto il piacere del calcio giocato dopo un'esperienza non proprio positiva. Ho ritrovato in un campionato regionale valori che purtroppo nel calcio moderno non si ritrovano più. Il problema è che il calcio è cambiato, prima erano molto ricercati i giocatori di personalità mentre adesso in D e C questi elementi sono considerati scomodi. Per chiarezza non mi riferisco alla mia parentesi nel Matera, di cui ho un ottimo ricordo, ma all'ultimo periodo trascorso a Bisceglie, dove era cominciata una favola ma in un secondo momento si è rotto qualcosa a livello umano con la società. Io cerco sempre di trasferire valori positivi a tutta la squadra ma evidentemente non sempre questo attaccamento viene apprezzato, si mette al primo posto esclusivamente il risultato immediato.

Comunque sia a Bisceglie ti sei tolto due grosse soddisfazioni come la Coppa Italia Puglia e Nazionale.
Esattamente, grazie alla Coppa Italia siamo riusciti a salire in Serie D. Ricordo molto bene sia il trionfo regionale ma sopratutto quello allo stadio «Flaminio» di Roma contro il Pisa. 

Possiamo dire che in quegli anni ti sei specializzato in Coppe Italia visto anche il successo a Matera...
Si, anche se non in stagioni consecutive. Quando il Matera è andato in Seconda Divisione, per ragioni che non dipendevano da me dovetti lasciare la squadra. Mi trasferii a Pagani in Prima Divisione perché non rientravo evidentemente nei piani tecnici e societari del Matera. Quello è stato il momento più brutto della mia carriera perché l'esperienza nella Paganese è durata poco e sono rimasto sei mesi senza squadra.

Pasquale-Martinelli 2Stai seguendo il Matera? L'annata in corso sembra un film già visto.
Il Matera dopo il viavai di giocatori e allenatori ha bisogno di un po' di serenità per cercare di raggiungere un obiettivo che è ancora alla portata vista la classifica corta. Tra l'altro ho avuto Cosco come allenatore e posso garantire che è veramente un tecnico preparato e un grande intenditore di calcio e può portare il Matera ai traguardi sperati. Ha a disposizione una ottima squadra sul piano tecnico, la differenza la farà l'atteggiamento mentale.

Il livello del Girone H è calato rispetto a qualche anno fa?
In effetti non c'è una squadra in fuga ma al contrario ci sono molte sorprese come Mariano Keller e Francavilla. Questo non vuol dire che ci sia stato un livellamento verso il basso. Probabilmente sono state prese sottogamba le "piccole" e le squadre più quotate non hanno saputo approfittare degli errori delle dirette concorrenti. Comunque non penso che Turris e Marcianise dureranno a lungo, secondo me le migliori squadre del Girone H sono senza ombra di dubbio il Matera e il Taranto.

L'ultima domanda è di rito e riguarda la partita di domenica col Bisceglie.
Apprezzo molto Favarin, anche se non ho avuto modo di essere allenato da lui però mi sembra una persona per bene e un bravo allenatore. Sarà una partita molto "tattica" e penso che vedremo una vittoria di misura o un pareggio, sicuramente una partita molto combattuta. Anche se il calcio ha smentito spesso tutti.