Tutti gli archivi, compreso naturalmente MateraCalcioStory, riportano il 20 novembre 1963 come il momento in cui Libertas e Acli Piccianello uniscono le forze dando vita al Foot Ball Club Matera. Per essere progenitrice del Fibbiccì e per il contributo generale dato al movimento sportivo materano nel secondo dopoguerra, questa associazione polisportiva, comprendente anche formazioni di atletica, pallacanestro e pugilato, non può mancare nella nostra hall of fame.
Curiosità: il club aveva i tradizionali colori biancoazzurri cittadini nel suo vessillo, tuttavia in alcune partite indossava una strana divisa gialla con un colletto azzurro, tanto che i suoi giocatori vennero soprannominati canarini.
La squadra della Fontana, che prendeva il nome dalla Fontana Ferdinandea di piazza Vittorio Veneto. In piedi: E. Tommaselli, Ladik II, Di Cuia, Sarcina, Porcari (allenatore). Al centro: Amoroso, Ladik III. Accosciati: Francione II, Corazza, Venezia, Cristallo, Sebastiani. Molti di questi giovani divennero in seguito titolari delle due maggiori squadre materane, la Materacalcio e la Libertas.
Per comprendere meglio la storia libertassina bisogna partire dall'immediato dopoguerra. Il risveglio dell'attività sportiva e calcistica a Matera fu di grande rilievo, e nacquero numerose squadre di quartiere che si sfidavano tra loro in tornei disputati anche sul terreno di gioco del XXI Settembre: la squadra della Fontana, quella della Cattedrale, di Cappelluti, delle Case Popolari. Diversi di quei giovani atleti entrarono prima a far parte delle formazioni che nei tornei di Lega giovanile contendevano i titoli regionali alle squadre potentine, e in seguito militarono nelle squadre maggiori della città dei Sassi.
Quattro giocatori della Materacalcio da sinistra a destra: il portiere Toniuccio Cristallo, Romano Ladik (II), che in seguito sarà anche capitano della ricostituita Libertas del 1958-59, Michele Salerno ed il portiere Nicola Tommaselli. Sono alcuni tra coloro che passeranno alla Libertas portandola ai vertici del calcio regionale. Michele Salerno, sportivo poliedrico già pugile e giocatore di pallacanestro, è il fratello del futuro Presidente del Football Club Matera Franco Salerno. Negli anni settanta e ottanta ricoprirà anche l'incarico di direttore sportivo. |
Nel 1950, quando la Materacalcio, prima squadra della città, fu ammessa per la prima volta al campionato interregionale di Promozione (campionato antesignano della successiva IV Serie), la società ingaggiò molti "forestieri" tra cui diversi friulani e oriundi istriani, esuli provenienti dalla Zona B del territorio libero di Trieste che si erano trasferiti nella Zona A rimasta italiana (per approfondire vedere la pagina hall of fame sui Presidenti Furlò e Zaccagnini).
Molti ragazzi materani che fino a quel momento avevano composto la rosa della Materacalcio vennero inevitabilmente esclusi dai titolari e per mantenere confidenza col rettangolo di gioco andarono a comporre una «squadra B» (anticipando di molti anni quello che accade oggi ai massimi livelli nei più importanti club europei). Fu proprio la Materacalcio B che andrà a costituire l'ossatura portante della Libertas a partire dal 1951.
Infatti la Libertas, società costituita nel 1950, inizialmente aveva messo su una formazione modesta; in un'amichevole svoltasi nel marzo 1951 tra Libertas e Materacalcio B questi ultimi si imposero largamente con un secco 4-0. Fu allora che i dirigenti materani decisero di convogliare i giovani della Materacalcio verso la Libertas per consentire anche a quest'ultima di ben figurare nel campionato di appartenenza.
1951: il diciassettenne portiere Michele Paolicelli blocca la sfera durante la gara tra Libertas e Montescaglioso. |
|
Così ci fu un trasferimento di massa da una squadra cittadina all'altra. Tra i «neolibertassini» ricordiamo i tre fratelli Ladik (Tonino terzino, Romano centrocampista e Luigino attaccante), i due fratelli Francione (Peppino centravanti e Umberto mezzala), il centromediano Eustachio Dragone, l'altro centromediano Michele Salerno, Michele Paolicelli (portiere, che nel campionato 1958-59 si trasformò in mediano), Nicola Tommaselli (anche lui portiere), Tonino Venezia, Aldo Nicoletti, Giovanni Gatta, Benedetto Lamacchia, Mimì Amoroso.
L'incarico di allenatore fu affidato a un tecnico abruzzese, Michetti, mentre a capo della società vi era l'avvocato Nicola Carriero.
La Libertas targata 1951. In piedi: Venezia, Nicoletti, Paolicelli, Dragone, Ventola, Salerno. Accosciati: Gatta, Amoroso, Francione I, Francione II, Ladik III.
Nel 1951-52 i canarini giunsero alla finale per il titolo regionale; dopo aver sconfitto il Bernalda nello spareggio per il primato del girone materano, al termine di un incontro epico giocatosi al Viviani di Potenza terminato 1-1 e vinto grazie al sorteggio della monetina, furono poi battuti nella finale regionale dal Moliterno (sconfitta 2-1 a Moliterno e pareggio 3-3 a Matera su un campo al limite della praticabilità). Nel 1952-53, con Pietro Corbatto (già calciatore della Ponziana in Prima Lega jugoslava) nelle vesti di allenatore-giocatore, la Libertas terminò il campionato di Promozione lucana al 6° posto, nell'anno in cui ci furono i due derby contro la Materacalcio (il primo all'andata perso per 4-0, il secondo al termine del girone di ritorno perso 2-1 in una partita nervosa ricca di scorrettezze e persa dopo essere passati in vantaggio); nel 1953-54 raggiunse il 4° posto.
Immagine di una sfida stracittadina del 1953 tra Libertas e Materacalcio. In un «XXI Settembre» ancora privo di manto erboso e dove, non visibile in foto, era stata da poco costruita la sola tribuna centrale, Salerno della Libertas protegge l'uscita del portiere Paolicelli (entrambi ex di turno) dall'attacco di Perucci della Materacalcio. Da allora ad oggi le maggiori squadre della città dei Sassi hanno disputato altre stracittadine a cavallo tra gli anni '50 e '60, con le partite tra Libertas e Matheola, e poi nel 1998 con i derby di Eccellenza lucana tra Materasassi e Polisportiva Promos Consult Matera.
Un gruppo di calciatori della Libertas nel campionato 1956-57. Da sinistra: Colucci, Lafasanella, Giordano, Lamacchia, Contini, Frascella, Gaudio, Padula. |
La Libertas nel 1958. In piedi: Padula, Abbate, Taratufolo, Lomartire, Rollo, Colonna (dirigente), Colucci. Accosciati: Gaudio, Ladik II, Vigoriti, Andrisani, Frascella. |