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DI LORENZONella nostra hall of fame finora abbiamo inserito solo stelle biancazzurre che hanno appeso le scarpe al chiodo ma non si può attendere ancora per aggiungere Giovanni Di Lorenzo tra i grandissimi della storia del Matera. Lo facciamo sperando di aggiornare questa pagina con ulteriori successi del capitano del Napoli col suo club e con la Nazionale a pochi giorni dalla conquista del suo secondo scudetto con la squadra partenopea.

Originario della Garfagnana, area della provincia di Lucca tra le Alpi Apuane e l'appennino tosco-emiliano, muove i primi passi tra formazioni minori locali e la Lucchese guadagnandosi il soprannome di “Batigol”. Da ragazzino infatti veniva utilizzato come attaccante dimostrando buone capacità realizzative e balistiche. Con il passare del tempo arretra a centrocampo e infine nel reparto difensivo giocando, in virtù delle sue doti fisiche e atletiche, a volte come centrale altre come laterale con propensione alla spinta. A diciassette anni non ancora compiuti attira l'interesse di club importanti come l'Udinese e la Reggina e si trasferisce proprio alla formazione calabrese con cui dopo una breve gavetta nelle giovanili fa il suo esordio in serie B il 29 maggio 2011 nella sconfitta esterna a Sassuolo.

collage gol di lorenzoNelle stagioni seguenti la carriera di Di Lorenzo decolla fino alla convocazione di Gigi Di Biagio nella Nazionale Under 21 con cui esordisce nell'agosto del 2013 ma la retrocessione della Reggina e le difficoltà societarie che porteranno l'anno seguente il club al fallimento rischiano di comprometterne la crescita calcistica. Rimasto senza squadra e alla ricerca di una piazza dove poter continuare a mettersi in mostra, grazie all'amico ed ex Direttore Sportivo della Lucchese Paolo Giovannini, approda al rampante Matera del presidente Saverio Columella. Il club della Città dei Sassi veniva da una stagione memorabile dove aveva sfiorato il ritorno in serie B dopo quasi quarant'anni arrendendosi ai play-off alla lotteria dei rigori contro il Como. Erano anni in cui la società biancazzurra non badava a spese e per grandi nomi e risultati immediati ci si giocava l'“all-in” anche a discapito dell'attenzione verso i bilanci.

DSC 4910Nella prima annata biancazzurra gli allenatori che si susseguono, Dionigi e Padalino, ripongono subito grande fiducia in Di Lorenzo utilizzandolo con regolarità tanto che a fine stagione risulterà il giocatore con più presenze. Sin dalle prime gare viene schierato come laterale di difesa e i tifosi più accorti intravedono in lui il Paolo Maldini degli albori, quando il terzino milanista veniva impiegato sulla destra da Nils Liedholm. Un momento da ricordare della prima stagione è sicuramente la splendida rete in coast to coast messa a segno ad Agrigento contro l'Akragas nella rotonda vittoria per quattro a uno. L'altro gol è quello messo a segno nella vittoria interna sul Catanzaro con un colpo di testa su stacco imperioso sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Nella stagione seguente il ritorno sulla panchina materana di Gaetano Auteri riporta i play-off nella Città dei Sassi dopo un campionato entusiasmante fatto di bel gioco e vittorie roboanti come il 3 a 0 a Lecce, il 6 a 2 sulla Reggina e il 6 a 0 nel derby lucano minore contro il Melfi. A proposito di Di Lorenzo, il tecnico siciliano, anni dopo, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dirà: «Appena lo vidi chiesi ai miei collaboratori che ci facesse un giocatore così in Serie C, con qualità fisiche di prim'ordine, tecnica e intelligenza. Già allora valeva un Darmian che all'epoca era già nel giro della Nazionale».

DSC 8509Come nel campionato precedente Di Lorenzo arricchirà il suo curriculum con due reti: una segnata da ex alla Reggina con una girata al volo dalla distanza e una in mischia in un effimero pareggio nella gara di ritorno dei play-off contro il Cosenza. L'esperienza materana si conclude con l'amaro in bocca della finale di Coppa Italia di serie C persa col Venezia di Pippo Inzaghi al termine di una gara pesantemente condizionata da errori arbitrali a danno del Matera.

Nell'estate del 2017 Di Lorenzo è ormai nel mirino di vari club della serie B ma è l'Empoli che vedendoci lungo (come da tradizione del club toscano) si assicura le sue prestazioni sportive per 600mila euro e dopo due stagioni e una promozione in serie A lo rivende al Napoli per 8 milioni. Il resto della storia, quella all'ombra del Vesuvio, è ben nota. Di Lorenzo a Napoli si afferma subito come uno dei difensori più forti in circolazione e già nel mese di ottobre del 2019 viene convocato dal c.t. Roberto Mancini in Nazionale nel 5 a 0 sul Liechtenstein nella gara di qualificazioni a Euro 2020. La sua tenacia e le qualità tecniche e fisiche ne fanno ancora oggi uno dei pilastri del Napoli e dell'Italia: ci fa piacere sapere che nel bagaglio per il grande viaggio verso i due scudetti e il campionato europeo vinti da protagonista ci sia anche l'esperienza maturata con la nostra maglia al XXI Settembre - Franco Salerno.

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