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franco salerno 1979

Il Presidente Salerno durante i festeggiamenti per la   promozione in Serie B

In ventidue anni alla guida del Football Club Matera (di cui uno in Serie B, 11 in Serie C/C1, 6 in Serie C2 e 4 in Serie D), Francesco Carmelo Salerno, per tutti "Don Ciccio", raccoglie due promozioni in Serie C e una in Serie B.

Questi i numeri del "miracolo Matera", esempio di come mantenere in piedi un club con pochi danari ma una politica lungimirante di individuazione di giovani talenti, collaborazioni con squadre pugliesi (in particolare il Bari dell'amico De Palo e il Brindisi dell'amico Fanuzzi) e lancio di allenatori "fatti in casa" che iniziarono la carriera da allenatori proprio a Matera, in molti casi subito dopo aver appeso le scarpette al chiodo; ne sono testimonianza i vari Nicola Chiricallo, Gennaro Rambone, Nando Veneranda, Diego Giannattasio, Franco Dibenedetto e Vincenzo Antezza.

Il fiuto per gli affari e la grande competenza calcistica del "senatore" sono confermati anche dalla scoperta di diversi giovani, su tutti Angelo Carella e Vito Chimenti, partiti dal club biancazzurro verso le serie maggiori e che, una volta non ritenuti più idonei, tornarono nella città dei Sassi e di qui rivalutati e rilanciati ancora una volta nelle categorie superiori; i tanti ragazzi materani provenienti dal vivaio ed approdati in prima squadra negli anni settanta e ottanta sono un'ulteriore conferma della grande attenzione nei confronti della valorizzazione dei giovani.

franco salerno 1977
    Franco Salerno prima della gara con il Catania, ultima giornata del campionato 1977-78

Salerno è protagonista del mondo dello sport materano già da molti anni prima dell'impegno professionale come giornalista e dell'impegno politico come senatore. Una passione innata che lo vede prima giocatore nel ruolo di portiere a Miglionico, poi arbitro nei campionati regionali, poi presidente della squadra di pallacanestro dello Sporting Club e infine il ritorno al calcio con l'approdo al Football Club Matera.

A testimonianza del fatto che al cuore non si comanda, anche dopo la fine della sua carriera da dirigente sportivo è assiduo frequentatore del XXI Settembre e su proposta del "Club Forza Matera '95", negli anni novanta, diventa presidente onorario del sodalizio passato intanto nelle mani del Cav. Franco Porcari.

Nel frattempo suo figlio Nicola segue le orme paterne, iniziando la carriera da direttore sportivo proprio a Matera negli anni ottanta e diventando in seguito diesse di club prestigiosi, tra cui Cagliari e Catania in massima serie.

Dopo la scomparsa del senatore Salerno avvenuta nel 1998, il mister Mimmo De Lucia e il futuro presidente Ripoli riescono, nonostante gli ostacoli burocratici, a co-intitolargli lo stadio nel 2001 grazie a una raccolta firme sottoscritta da tanti cittadini materani.

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Franco Salerno portiere nei primi anni '40 Franco Salerno arbitro negli anni '50 Il presidente seduto come di consueto in panchina con il tecnico Veneranda nel 1973-74

 

«Non fu solo quella della Serie B l'unica pagina gloriosa scritta da Franco Salerno per il Matera. In 23 anni la società ha partecipato a 13 campionati di Serie C, duri come quelli di una volta, sempre in maniera dignitosa. Ed in quegli anni il Presidente riusciva, solo grazie alla sua intelligenza ed al suo intuito, riconosciuti ed apprezzati da tutta l'Italia calcistica, a dirigere un sodalizio che è vissuto non sui mezzi economici elargiti dai privati o sui contributi degli Enti pubblici ma sugli enormi sacrifici, pagati anche in prima persona, da un ristrettissimo gruppo.»

(Citazione da articolo di Stefano Mele, "La Gazzetta del Mezzogiorno" 27 gennaio 1989)