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Intervista di Francesco Salerno

La consueta chiacchierata settimanale con un ex biancazzurro vede stavolta protagonista il centrocampista Donato Tataranni. Materano, classe 1964, ha disputato con il club sei stagioni di cui quattro consecutive da protagonista nella Serie C2 degli Anni Ottanta. Sempre legato alla maglia della squadra della sua città, è tornato in campo a onorarla anche nel 1997 e nel 2011 per dare una mano a un Matera composto prevalentemente da atleti delle giovanili gettati nella mischia per difficoltà economiche.
Tataranni si è distinto anche con altre formazioni pugliesi e lucane, in particolare si è aggiudicato per ben due volte il campionato Interregionale.

cartellino tataranniHai esordito giovanissimo in un Matera che dava ampio spazio agli elementi locali. Che ricordi hai di quel periodo?
Quando facevo parte delle giovanili del Football Club Matera il calcio era solo una passione per me come per tutti gli altri compagni di squadra. Poi con la promozione in prima squadra mia, di Adorisio, Incarbona, Innella, Mancini, Rebesco e altri, diventò una professione vera e propria perché all'epoca dopo undici presenze in Serie C si diventava professionisti. Per questo vanno sicuramente ringraziati Franco e Nicola Salerno, Presidente e Direttore Sportivo, per questa opportunità data a ragazzi materani.

Ci sono dei compagni con cui hai legato particolarmente tra quelli che hanno fatto il grande salto in prima squadra?
In realtà tutti noi ragazzini eravamo molto legati per il fatto di aver giocato insieme sin dalle giovanili ma anche con i giocatori di fuori i rapporti erano ottimi, in particolare con D'Oriano, Bottalico e Marcello Chiricallo.
Infine posso dire che complessivamente lo spogliatoio era molto unito anche con gli elementi di maggiore esperienza come De Canio, Pavese, La Palma e Sassanelli che giocavano in prima squadra ed erano professionisti già da tanti anni.

angele e tataranni
  Renato Angelè e Donato Tataranni negli anni '80

Oltre alla lunga militanza degli Anni Ottanta, hai vissuto anche delle annate un po' problematiche nel 1997-98 e nel 2011-2012, stagioni caratterizzate da profonda crisi tecnica e societaria. Che tipo di esperienza è stata?
La mia carriera si è conclusa nei primi Anni Novanta, in quei due campionati a cui ti riferisci sono sceso in campo solo per aiutare i ragazzi a compiere la missione di onorare il campionato. Ovviamente non c'è stato nessun tipo di rimborso economico, l'ho fatto solo per la maglia e sarei pronto a rifarlo.

Che effetto fa giocare in Terza Categoria con un seguito e un sostegno come quello che ha avuto il Matera nel 2011-12?
Un effetto bellissimo ma me l'aspettavo da una tifoseria come la nostra. Con un tifo così mi sarebbe piaciuto giocare ancora a lungo ma a fine campionato si è reso indubbiamente necessario il ritiro dal calcio della società Football Club Matera per convogliare la città verso il Matera Calcio che può offrire un più immediato ritorno ad alti livelli.

Dove hai giocato quando hai lasciato il Matera nel 1987?
Ho avuto una breve esperienza a Ravenna, club in cui approdai assieme al Direttore Sportivo Nicola Salerno. In seguito ho giocato a Trani con cui ho vinto il campionato Interregionale e successivamente ho disputato la Serie C2, e ad Altamura con cui ho vinto nuovamente l'Interregionale per poi giocare in Serie C2. Ho indossato anche la maglia del Pisticci dove ho avuto come mister De Canio mio ex compagno di squadra.

Attualmente Donato, che è laureato in scienze motorie, gestisce una palestra di fitness a Matera.