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Intervista di Fabio Venezia

Classico appuntamento settimanale con un ex biancoazzurro. Ospite di MateraCalcioStory è Giuseppe Innella, attaccante classe 1964 che ha vestito la maglia del Matera tra il 1982 ed il 1990 (quattro stagioni in C2, una in Interregionale), per poi far ritorno in biancoazzurro nella stagione 1998/1999 (campionato di Eccellenza Lucana). Oltre cento presenze, condite da nove reti.

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Sei stagioni con la maglia biancoazzurra. Cosa ti lega a questi colori?

Essere cresciuto calcisticamente nella mia città è stato motivo di grande orgoglio, di grande soddisfazione. E' il sogno di qualunque ragazzo, ho fatto tutta la trafila: prima tifoso, quindi raccattapalle e calciatore nelle giovanili prima dell'esordio tra i professionisti. Sul finire degli anni 90 sono tornato a Matera, per dare una mano alla squadra della mia città nel campionato di Eccellenza.

Hai un ricordo particolare della tua esperienza materana?

Dal punto di vista dei risultati sportivi non ho ricordi particolarmente felici. Ricordo però con piacere l'emozione dei primi anni, quando appena diciottenne ero seguito e supportato dagli amici, dai familiari. Grazie al Matera sono diventato un calciatore professionista, i tifosi mi riconoscevano per strada e mi fermavano.

La vittoria del campionato di Interregionale ad Altamura nella stagione 1988/1989 è stato sicuramente il momento più importante della tua carriera.

Vero, in quella stagione ho contribuito con otto gol alla promozione, purtroppo proprio ai danni del Pro Matera. Ma mi piace ricordare anche la bella parentesi di Trani, dove vincemmo campionato Interregionale e Scudetto Dilettanti nel 1987/1988.

Stai seguendo il Matera di oggi?

In tutta onestà non sto seguendo molto anche se in occasione di partite di cartello mi reco allo stadio. Purtroppo sono rimasto profondamente scottato dopo tante annate in cui ci siamo illusi per poi vivere cocenti delusioni. Questa può essere l'annata buona, lo spero davvero. 

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Tu che il campionato di Interregionale l'hai vinto da protagonista, quali pensi che siano i fattori determinanti per conquistare la promozione?

Sono cambiati i tempi, non si possono fare paragoni. Ora è diventato davvero difficile costruire una squadra che garantisca continuità, soprattutto in Serie D dove sono poche le società che hanno una seria programmazione a lungo termine. Ogni anno si cambiano decine di giocatori, le rose vengono stravolte continuamente. Non si riesce quindi a creare un gruppo unito, uno spogliatoio forte. Ci sono troppi giocatori, per un allenatore diventa difficile gestirli.

Concludiamo con un messaggio diretto ai tifosi del Matera.

Ai tifosi biancoazzurri dico solo di avere pazienza, sperando che al più presto vengano premiati con una grande gioia. I tifosi del Matera hanno grande attaccamento, grande passione, e ne capiscono davvero molto di calcio. Meritano il professionismo, lo merita la città. Faccio loro un sincero in bocca al lupo per il futuro.

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Innella, a destra, assieme a Tataranni e Incarbona