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Intervista a cura di Nicola Salerno

marcello espositoMarcello Esposito, centrocampista, ha giocato nel Matera nei campionati 1995-96 e 1996-97, totalizzando con la maglia biancazzurra 53 presenze nei due campionati di serie C2.

Come di consueto partiamo dalla tua testimonianza del periodo trascorso a Matera, come è andata?

L'esperienza è stata molto bella, le squadre in entrambe le stagioni erano qualitativamente di spessore, si poteva fare molto di più ma purtroppo fummo penalizzati dalle numerose vicissitudini societarie. In quel periodo il pubblico materano non era così appassionato come lo è oggi, allo stadio non c'era tanta gente, che probabilmente si era allontanata dopo la retrocessione a tavolino dalla serie C1, i problemi societari, e lo spareggio perso al termine della stagione precedente. Ritengo che Matera sia una piazza dove si può fare calcio e vincere qualcosa, perchè è il giusto mix tra quel calore non oppressivo e la tranquillità che può permettere di esprimersi al meglio.

Ci racconti in breve la tua lunga carriera professionistica?

Dopo i due anni a Matera sono andato alla Nocerina, dove abbiamo sfiorato la serie B perdendo in finale lo spareggio con la Ternana. Ho giocato a Nocera per quattro anni per poi passare per due anni al Giulianova, anche lì un'ottima squadra dove c'era Marco Giampaolo che faceva il vice-allenatore. Infine dopo un anno ad Olbia ed uno a Latina, ho concluso la mia carriera professionistica con la Rosetana in serie C2; comprendendo gli anni alla Turris prima di passare al Matera, in tutto ho alle spalle diciotto anni di professionismo.

Di cosa ti occupi oggi?

espositoAttualmente alleno gli allievi regionali della Nocerina, mi trovo molto bene a Nocera e lavorare con i giovani è sempre molto gratificante. Cerco di trasmettere loro tutto ciò che di buono ho acquisito nei miei diciotto anni di professionismo, in un mondo come quello del calcio dove spesso prevalgono gli interessi ma dove è sempre importante riuscire a coniugare passione e lavoro. Il mio futuro nel calcio dunque è da allenatore sperando di trovare nel tempo situazioni societarie sempre belle e stimolanti.

Come valuti il presente ed il futuro del Matera Calcio?

Sono sempre legato alla città dei Sassi, anche perchè a Matera ho due figlie. Seguo le vicende del Matera Calcio, con il rammarico per l'esito finale di questa stagione dato che negli ultimi anni la squadra era sempre accreditata tra le migliori, ma so bene che la vittoria di un campionato come quello di Lega Pro comporta notevoli difficoltà. Conosco personalmente Columella avendo giocato in Eccellenza ad Altamura a fine carriera; è un personaggio colorito che potrebbe dare tanto, ma dovrebbe riuscire a coniugare la sua guida con un'organizzazione societaria migliore, che faccia funzionare per bene ogni ambito societario. Matera è una piazza importante, con un pubblico sempre presente nell'aiutare la squadra; mi auguro che si possano correggere gli errori commessi, e personalmente spero che ci possa essere all'interno del club una maggior componente materana, che porti una ventata di materanità, compreso anche il settore giovanile. Credo che in un mondo come quello del calcio, dove è forte la componente del cuore e della passione, le radici siano importanti, e dunque avere una dirigenza almeno in parte locale è fondamentale; pertanto auspico che si creino le condizioni per consentire l'ingresso in società a persone e forze locali materane.