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MEDIA INGLESE OK - Dopo la vittoria all'esordio i biancoazzurri sono rientrati da Bisceglie con un buon punto, un pareggio a reti bianche che ha dimostrato la solidità difensva della squadra di Cosco palesando però qualche pecca dal centrocampo in avanti. A rendere meno contenti i tifosi materani infatti, sono state le manovre della fase offensiva: buone trame solo nei primi venti minuti, con Oliveira vera spina nel fianco per gli avversari, poi solo palla lunga e pedalare fino al termine del match. Se fosse stato un incontro di boxe, probabilmente il Matera avrebbe vinto ai punti, ma le nitide palle gol sono state davvero poche, probabilmente anche a causa del valore degli avvesari che hanno eretto un muro davanti alla loro area di rigore.

Bisceglie-MateraSUGLI SPALTI - Chi sembra aver già trovato la quadratura del cerchio sono i tifosi materani, presenti al "Ventura" in circa cento unità. Nei primi minuti si presagiva una domenica tesa con cori ostili contro i padroni di casa, tuttavia il battito di mani durante il momento di raccoglimento per un sostenitore biscegliese scomparso ha placato gli animi da ambo le parti. Da sottolineare che anche i pugliesi hanno battuto le mani quando i materani hanno esposto uno striscione cartaceo per ricordare Ilaria Pellegrino, concittadina 19enne scomparsa in per colpa di un incidente stradale.
Nell'arco della gara, il tifo materano è stato costante e colorato nonostante dal campo non arrivassero grandi emozioni ma un soporifero batti e ribatti a centrocampo. Sul fronte biscegliese da segnalare cori originali e discretamente eseguiti dietro lo striscione "gradinata", affiancato da qualche piccola pezza con diciture che rimandano ai vecchi gruppi come Ultras Front.

COPPA ITALIA DESTINAZIONE TORRE ANNUNZIATA - In Coppa Italia il sorteggio ha messo di fronte, a cinque anni di distanza dall'ultimo confronto, Matera Calcio e A.C. Savoia 1908. Dal 2003 a oggi le due squadre si affrontano malincolicamente in Serie D, dopo aver disputato da protagoniste negli Anni Novanta il campionato di Serie C, addirittura vinto dai biancoscudati nel 1999. Dopo quella stagione in B, conclusa con la retrocessione, per i campani comincia un decennio durissimo con due fallimenti e altrettante retrocessioni. Nel 2011-12 il ritorno in Serie D e il rilancio con il patron Lazzaro intenzionato a riportare la squadra nei vecchi ranghi.
La gara per i biancoazzurri quindi non è delle più facili: nel Girone I il Savoia viaggia a punteggio pieno dopo aver letteralmente asfaltato Torrecuso e Rende con i risultati di 5 a 0 e 5 a 1. I biancoscudati vantano giocatori esperti e pericolosi un po' in tutti i reparti: Manzo, Terracciano e Stendardo in difesa, Gargiulo e Ruscio a centrocampo e per quanto riguarda l'attacco Scarpa e Tiscione che si affiancano alla vecchia conoscenza materana Antonio Del Sorbo. Facile prevedere che mister Feola metta in pratica un turnover, come in genere accade in questo tipo di gare, ma allo stesso tempo le motivazioni non mancheranno a entrambe le squadre vista la rivalità in campo e fuori.

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Savoia


SUGLI SPALTI - I rapporti tra materani e oplontini sono tesi sin dai primi Anni Novanta, già prima del maledetto spareggio di Foggia del 1995. Nel 2003, a nove anni dall'ultima sfida, l'esultanza del materano Gianfranco Bellacicco dopo una rete segnata proprio sotto il settore ospiti al XXI Settembre-F.Salerno, riaccese una ostilità mai pienamente sopita. Nella stagione seguente lanci di pietre da ambo le parti accompagnarono i novanta minuti fino all'1 a 1 finale.
I gruppi e sottogruppi organizzati esistenti a Torre Annunziata sono Ultras Oplontini, Vecchia Brigata, Bronx, Piranhas e Rione Carminiello. Principali rivali degli oplontini sono: nocerini, cavesi, avellinesi, corallini e casertani. I buoni rapporti sono principalmente instaurati con le curve di Benevento, Acireale ed Eboli.


Francesco Salerno