TRADIZIONE - "Società Sportiva Dilettantistica Calcio Città di Brindisi" è soltanto l'ultima denominazione di un club con un passato recente decisamente travagliato: dal 1990 a oggi la società biancoazzurra ha conosciuto quattro volte l'onta del fallimento con un vorticoso susseguirsi di nuovi proprietari e amministratori. Vicende che non rendono certo l'idea del passato calcistico brindisino, quello del presidente Franco Fanuzzi, che disputò per quattro stagioni consecutive la serie cadetta e poi svariati campionati di Serie C.
In tempi recenti il destino del club si è incrociato più volte con quello del Matera, sopratutto nel 2001-02, quando assieme all'Ostuni e al Grottaglie, il Brindisi allenato da Boccolini e l'allora Materasassi allenato da Chiappini, diedero vita a un testa a testa avvincente che si concluse con il trionfo dei salentini che vantavano tra le proprie fila giocatori come Sardelli, Latartara, D'Amblè, e sopratutto Jose Ignacio Castillo.
ATTUALITÀ - Dopo un anno di transizione conclusosi con una salvezza in affanno (nemmeno a farlo a posta con una partita decisiva a Matera) il Brindisi si è presentato ai nastri di partenza del 2013-14 non senza ambizioni. Agli ordini di mister Salvatore Ciullo ci sono, tra gli altri, elementi come Gambino, Tedesco e Albano che lasciano pensare a un attacco veramente esplosivo. Diego è arrivato solo da pochi giorni dal Manfredonia, ma l'operazione che ha portato il materano allo stadio Fanuzzi si può definire "operazione nostalgia", visto che ha indossato la maglia con la V azzurra già nel 2003-04, nel 2012-13 e nel 2013-14.
La difesa-bunker del Matera dovrà reggere agli attacchi di una formazione che ha messo a segno otto reti in tre partite e che è ancora in attesa della prima vittoria interna dopo il pareggio di due settimane fa con il Gladiator.
Il Brindisi si è rivelato sempre una bestia nera per il Matera. Nell'ultima stagione, nonostante le due formazioni avessero ambizioni e situazioni di classifica molto diverse, i lucani hanno ottenuto solo un punto in due partite. All'andata il Brindisi si impose due a uno, mettendo la parola fine all'esperienza di Giancarlo Favarin sulla panchina materana, e nella gara di ritorno i salentini sotto di due reti fermarono i padroni di casa sul 3 a 3 al XXI Settembre-Franco Salerno.
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LA TIFOSERIA - I rapporti tra materani e brindisini, fino al 2002, sono sempre stati tranquilli. Inoltre, a livello societario, sopratutto negli Anni Settanta, dall'amicizia personale nacque una proficua collaborazione tra i presidenti Salerno e Fanuzzi che in più di una occasione si scambiarono numerosi giocatori a seconda delle esigenze dei club. Dal 2002 però, a causa dell'esasperata competizione in campionato, spesso con entrambe le squadre ai vertici della classifica, si è verificato un progressivo peggioramento dei rapporti tra i tifosi, culminato con degli incidenti nel 2009.
Il gruppo che occupa lo spazio centrale nella curva intitolata a Michele Stasi, è "Teenager Korps" con numerose altre formazioni come Ultras Brindisi, Gruppo Autonomo, Vecchia Guardia e altri. Storico è sicuramente lo striscione dei Legione 1984. Le principali rivalità dei brindisini si trovano nella stessa Puglia, in primis Lecce.
Francesco Salerno