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QUESTIONE DI NUMERI - Il Matera esce indenne dalla trasferta di Brindisi conquistando un punto che non regala ai biancoazzurri la testa della classifica ma tanta consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, sopratutto per i miglioramenti sul piano del gioco. Quello di Cosco inoltre, domenica potrebbe già diventare un Matera da record: la porta di Spilabotte è inviolata da oltre 360 minuti, il quarto miglior risultato di sempre per questa voce statistica. Secondo i dati ufficiali infatti, solo in tre occasioni la difesa del Matera ha fatto meglio: nel campionato 1967-68 quando l'inviolabilità iniziale durò 560 minuti (essendo stata interrotta al 20º minuto della 7ª giornata in Puteolana-Matera), nel 1952-53 quando si arrivò a 521 minuti (71º minuto della 6ª giornata, Rionero-Materacalcio), e infine nel 1978-79 quando durante la partita Pisa-Matera, Barbana dei toscani mise a segno la rete dell'1-0 finale, ponendo fine ai 373 minuti di imbattibilità del portiere Casiraghi.
Se domenica il San Severo non dovesse andare a segno nei primi tredici minuti di gioco quindi, la difesa targata 2013-14 salirà sul gradino più basso del podio di questa importante classifica. Un dato non trascurabile per gli scaramantici visto che in tutte e tre le stagioni sopracitate, il Matera concluse il campionato con il salto di categoria.
Sempre considerando i dati relativi alla difesa, se consideriamo in generale le partite di campionato, per trovare l'ultimo gol subìto bisogna andare indietro fino alla rete del Foggia nei play-off della passata stagione, dato che anche nelle successive gare con la Maceratese e la Casertana, il Matera lasciò gli avversari a bocca asciutta nei novanta minuti regolamentari.
Se si considerano, infine, i risultati utili nella regular season, i biancoazzurri non perdono dallo 0 a 3 con il Gladiator, si sta parlando quindi di una striscia di partite utili consecutive che è giunta ormai a tredici incontri.

LA PANORAMICA SUL GIRONE - Nonostante tutti questi dati lusinghieri, gli uomini di Cosco non devono lasciarsi distrarre dall'unico vero obiettivo: la vittoria del campionato. Mai come in questa stagione infatti, si fa fatica a individuare una possibile ''lepre'' come accaduto l'anno scorso con l'Ischia, e la sconfitta del Marcianise a Manfredonia ne è la dimostrazione. La squadra di Foglia Manzillo non è riuscita a rimontare la rete di La Porta in avvio di gara e così i sipontini raccolgono tre punti d'oro contro la capolista che vede ridurre al minimo il suo vantaggio sulle inseguitrici. 
Le altre grandi però ne approfittano solo in parte. Se Matera e Brindisi si annullano, anche il Taranto torna da Bisceglie con un solo punto che dimostra quanto sia difficile strappare la vittoria allo stadio "Ventura". Tra le mura amiche i neroazzurri hanno già fermato sul pari sia gli jonici che lo stesso Matera, ma nella gara contro la formazione di Maiuri hanno sfiorato il colpaccio: in vantaggio di due reti a cinque minuti dal termine, gli uomini di mister Bitetto fanno karakiri e si fanno rimontare fino al 3 a 3 finale. L'ultima rete del Taranto arriva al minuto numero 88 e porta la firma di Cristiano Ancora, ottantacinque presenze e venti reti con la maglia del Matera.
Importante anche la vittoria di misura della Turris contro il Monopoli, sopratutto in virtù del derby di domenica prossima tra i gabbiani e il Brindisi che potrebbe già tracciare i primi solchi tra le pretendenti al titolo. 
In coda da registrare la seconda rinuncia consecutiva di un Nardò ormai in piena agonia: oltre allo 0 a 3 a tavolino per rinuncia e al conseguente punto di penalizzazione, è notizia di ieri che la Commissione Disciplinare Nazionale ha inflitto altri sei punti di penalità al club granata, portandolo a meno undici, a causa di alcuni stipendi non pagati nelle precedenti stagioni.

Francesco Salerno