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A cura di Fabio Venezia, Francesco Salerno e Nicola Salerno

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logo cataniaGLI AVVERSARI - Trenta i punti conquistati sul campo dal Catania, un bottino non certo esaltante per i rossoazzurri che, nonostante la pesantissima penalizzazione, si candidavano alla vigilia al ruolo di protagonista. Il lavoro di Pippo Pancaro non sta certo dando i frutti sperati e alle falde dell'Etna ci si inizia a rassegnare ad una stagione anonima, di transizione. Un attacco prolifico (26 reti all'attivo, solo Casertana e Foggia hanno segnato di più) ed una difesa tutt'altro che imperforabile (19 reti subite, il Matera tanto per dirne una ne ha subite appena 12) rispecchiano al meglio l'atteggiamento abituale della squadra, costretta a sbilanciarsi in avanti per cercare di recuperare quanto prima il ritardo dalle zone nobili della classifica. Al “Cibali” i rossoazzurri hanno perso solamente con il Benevento di Auteri (1-3); per il resto quattro vittorie (Ischia, Catanzaro, Martina Franca e Paganese) ed altrettanti pareggi (Cosenza, Akragas, Foggia e Monopoli). Pochi dubbi sul modulo con cui Pancaro manderà in campo i suoi: sarà 4-3-3. Tra i pali l'ex Barletta Luca Liverani sembra dare maggiori garanzie rispetto a Bastianoni. Importanti defezioni al centro della difesa: mancherà per squalifica Carlo Pelagatti, in forte dubbio l'altro titolarissimo Dario Bergamelli, che in settimana si è allenato a parte. Certo quindi l'impiego di Stefano Ferrario, l'anno scorso protagonista a Lanciano in B, a cui potrebbe affiancarsi il 28enne Alessandro Bastrini, titolare a Terni nella passata stagione. I due esterni bassi saranno Desiderio Garufo a destra ed il '92 Leonardo Nunzella a sinistra. In mezzo al campo il metronomo Gianluca Musacci sarà supportato da Davide Agazzi e Domenico Di Cecco. Dovrebbe partire dalla panchina il match winner della gara di andata Fabio Scarsella, prossimo alla cessione. In attacco tridente di categoria superiore con il brasiliano Caetano Calil (16 gol a Salerno l'anno scorso, 9 quest'anno) al centro, l'ex Varese Luigi Falcone a destra e l'ex Cosenza Elio Calderini a sinistra. Non è da escludere l'impiego al centro del puntero materano doc Gianvito Plasmati (2 gol in 10 apparizioni), in tal caso Calil verrebbe spostato a sinistra.

LO STADIO - La gara tra Catania e Matera si disputerà allo stadio «Angelo Massimino», conosciuto fino al 1996 semplicemente come Cibali, dal nome dell'omonimo quartiere della città etnea. La sua costruzione risale al 1937, epoca in cui la squadra locale disputava il campionato di serie B. Fino a quella data le gare interne dei rossazzurri si disputavano al «campo dei cent'anni» dove raggiunsero per la prima volta la serie cadetta.
Si tratta del sesto impianto del girone C della Lega Pro per capienza (sebbene in passato si siano contati al suo interno ben più dei ventunomila posti ufficiali) e si colloca subito dopo quelli di Lecce, Messina, Foggia, Benevento e Cosenza. Sicuramente è tra gli impianti più moderni e attrezzati della categoria dato che solo due stagioni fa il Catania disputava la massima serie prima del doppio capitombolo che ha relegato il club in serie C. 
Nello stadio, di forma ovale e continuativa, esistono quattro settori, due tribune e due curve ed è presente la pista di atletica.
Il Massimino è stato uno dei teatri dei Giochi del Mediterraneo del 1997 e dei Giochi mondiali militari del 2003 e ha ospitato due volte la nazionale maggiore: Italia-Slovacchia nel 1998 e Italia-Stati Uniti nel 2002.
L'impianto ha ospitato in passato anche altri club etnei: dal 1986 al 2001 le gare interne dell'Atletico Catania, negli anni Sessanta e Settanta della Massiminiana e infine della squadra del Catania femminile sempre negli anni Settanta.
Lo stadio è divenuto molto popolare grazie a una esclamazione del giornalista sportivo Sandro Ciotti, «clamoroso al Cibali!»coniata dopo una vittoria del Catania contro l'Inter nel 1961. La frase è entrata a far parte del parlato comune per indicare un risultato sportivo sorprendente.

I PRECEDENTI - Campo ostico il Cibali per il Matera, che nei 5 precedenti ha raccolto 2 pareggi e 3 sconfitte.

La prima volta fu nel campionato di serie C 1974-75, che ebbe esiti opposti per le due formazioni, promozione in B per il Catania che ebbe la meglio per un solo punto sul Bari e retrocessione per il Matera. In quella stagione i rossazzurri si imposero sui biancazzurri per 3-1 con reti di Spagnolo, pareggio di Stellone per il Matera, e ancora Biondi e Spagnolo per i padroni di casa. Nel 1977-78, campionato che si concluse con uno spareggio promozione tra Nocerina e Catania vinto dai molossi, il Catania sconfisse il Matera con il minimo scarto grazie al gol di Morra.

Nell'indimenticato campionato di serie C1 1978-79 la sfida più palpitante tra Catania e Matera; al Cibali lo scontro diretto avvenne alla terzultima di campionato, e gli etnei battendo i lucani per 1-0 con il gol di Frigerio operarono il sorpasso in testa alla classifica proprio ai danni del Matera e del Pisa, sconfitto a Campobasso. Il controsorpasso avvenne la domenica successiva, quando il Pisa sconfisse il Catania all'Arena Garibaldi ed il Matera superò in casa la Paganese; fu la giornata decisiva che consentì a Matera e Pisa di presentarsi all'ultima giornata in cima alla classifica e conquistare la promozione tra i cadetti.

  ASD 9740
  Il saluto tra i due capitani prima della partita dell'andata.

Catania e Matera si incontrarono in campionato in altre due occasioni: in serie C2 1995-96 la gara terminò in parità, 1-1 fissato dalle reti di Naccari e Falaguerra. L'anno seguente medesimo risultato, con il vantaggio ospite ad opera di Cacciola ed il pareggio di D'Isidoro. Oggi, a distanza di 19 anni dall'ultima volta, il nuovo capitolo della storia dei precedenti tra Catania e Matera.

 

 

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