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A cura di Fabio Venezia, Francesco Salerno e Nicola Salerno

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logo lecceGLI AVVERSARI - Quando mancano sei giornate al termine del campionato la lotta per la promozione diretta è ormai ridotta ad una corsa a due. Da una parte il Benevento di Auteri, primo a quota 56, dall'altra il Lecce di Piero Braglia, con una lunghezza di ritardo. Lecce che mai come quest'anno ha la possibilità di ritornare in Serie B, categoria che in Salento manca ormai dal 2012 (nel mezzo due finali playoff perse e tante delusioni). Quindici successi, dieci pareggi e tre sconfitte, un cammino autoritario che tra le mura amiche è ancor più impressionante: 9 vittorie, 3 pareggi (Casertana, Catania e Melfi) ed un solo KO nel derby contro la Fidelis Andria alla prima di campionato. Mister Braglia, che è solito affidarsi ad un 3-4-3 a trazione anteriore, in settimana contro la Berretti ha schierato i suoi con un insolito 4-2-4. Difficile quindi prevedere la disposizione tattica dei giallorossi soprattutto alla luce di assenze pesantissime (i difensori centrali Abruzzese e Cosenza, squalificati, ed il lungodegente Freddi). Tra i pali scontata la presenza del 24enne Filippo Perucchini. In difesa ci sarà sicuramente Raffaele Alcibiade, tesserato durante l'ultima sessione di mercato, al cui fianco Braglia dovrebbe puntare sull'ex Vicenza Alessandro Camisa e dal terzino sinistro Matteo Legittimo. Lungo le corsie esterne agiranno Franco Lepore a destra, autore di 4 gol e 6 assist in 29 presenze, e Matteo Liviero a sinistra. In mezzo al campo pochi dubbi per il tecnico salentino: maglia da titolare sulle spalle di Stefano Salvi e Romeo Papini. In attacco c'è l'imbarazzo della scelta con tutti gli effettivi a disposizione. Come esterno di destra il favorito è il maliano Abdou Doumbia, 3 gol finora, a sinistra ballottaggio tra l'uruguaiano Juan Surraco (6 gol e 3 assist) e Davis Curiale (4 gol e un assist in campionato) mentre al centro il bomber Davide Moscardelli, autore di 9 reti in 26 gare, è favorito sull'ex Melfi Salvatore Caturano (3 gol in 8 gare).

LO STADIO - La prossima gara vede il Matera impegnato in un terreno di gioco che fino a qualche stagione fa era uno dei salotti della Serie A, prima dei guai sportivi e societari del Lecce che hanno relegato i giallorossi in Serie C. Parlando del Via del Mare non si può che partire da un dato prettamente numerico: con una capacità di oltre 36.000 posti a sedere l’impianto è il secondo stadio del girone e di tutta la categoria, superato di un migliaio di posti dal San Filippo di Messina, anch’esso inserito nel raggruppamento meridionale della Serie C. Tuttavia, da quando la squadra salentina non milita più in massima serie la capacità è stata ridotta a 14.287 posti, aumentati da pochi giorni a 19.202 in vista delle ultime quattro gare casalinghe dei giallorossi.

L’impianto è a pianta ovale con un unico settore continuativo a due piani. La copertura si limita alla tribuna centrale ed è presente la pista di atletica. L’inaugurazione risale al 1966 ma all’epoca lo stadio aveva un aspetto completamente diverso da quello odierno a cominciare dalla presenza di un solo “anello” che in pratica dimezzava la capacità attuale. I più seri interventi di ammodernamento cominciarono da metà degli anni Ottanta. Prima del trasferimento definitivo al Via del Mare le partite interne del Lecce venivano giocate al campo sportivo Carlo Pranzo, un impianto da 12mila posti raso al suolo dopo la costruzione dell’attuale stadio. Curiosità: lo stadio ha ospitato nel 1994 un discorso di Papa Giovanni Paolo II e nel corso della storia quattro partite della Nazionale (contro Norvegia, Belgio, Moldavia e Montenegro).

Qualche indicazione per raggiungere lo stadio: il settore ospiti (1200 posti ridotti a 800 in settimana) è ubicato tra la Curva Sud e la Tribuna Est. Per raggiungerlo, una volta giunti a Lecce (provenendo dalla superstrada Brindisi - Lecce) prendere l’uscita tangenziale Est e, dalla Tangenziale, l’uscita 7/A Stadio. Il settore ospiti si trova quasi subito sulla propria destra; il parcheggio riservato agli ospiti è adiacente al settore, a meno di 100 m dallo stadio.

I PRECEDENTI - Trasferta tabù quella di Lecce per il Matera, che in 11 precedenti di campionato in casa salentina ha racimolato altrettante sconfitte, con un disastroso bilancio di 24 gol subiti ed appena 3 fatti.

Il primo e più pesante passivo è quello del lontano campionato di Prima Divisione Pugliese 1935-36, quando l'O.N.D. Lecce superò l'U.S. Matera con il risultato di 5-0; Schito, doppietta di Polesel, Ascalone e Anguilla i marcatori per i salentini. Venti anni dopo, nel campionato di IV Serie 1955-56, il Lecce si impose per 2-1, con Vigalio che portò in vantaggio i lucani ma Lenci e Grazioli ribaltarono il risultato. Stesso punteggio nel campionato di Serie C 1968-69, con reti di Mellina e Brunello per il Lecce e Castelletti per il Matera.

L'anno seguente fu Mammì a regalare la vittoria ai padroni di casa, mentre nel 1970-71 il punteggio fu più rotondo, un 2-0 firmato da Frieri e Crispino. Ancora un 2-1 nel 1971-72, quando nel giro di pochi minuti andarono a segno Basili e Materazzi per il Lecce e Mellina, che nel frattempo era passato nelle fila biancazzurre, per il Matera.

Nel 1972-73 successo giallorosso per 3-0, con un altro dei tantissimi ex di turno, Angelo Carella, che aprì le marcature, e una doppietta dell'altro bomber leccese Ferrari che fissò il punteggio. Fiaschi e Crispino firmarono il 2-0 della stagione 1973-74, mentre una doppietta del potentino Tanino Montenegro diede il successo ai giallorossi nel 1974-75. Nel campionato di Serie B 1979-80 ancora vittorioso il Lecce, stavolta con il minimo scarto, grazie al gol di Magistrelli.

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  Campionato 2014-15: il saluto dei due capitani. Foto Michel Caputo

Giungiamo infine al campionato 2014-15, ricordato anche per il rinvio di un giorno della gara a causa di un abbondante acquazzone caduto per tutto il pomeriggio nel capoluogo salentino; i tanti materani accorsi a Lecce dovettero così rientrare a casa e coloro che replicarono la trasferta nel pomeriggio successivo assistettero alla vittoria per 2-0 dei padroni di casa: punteggio maturato nella ripresa grazie alle marcature di Herrera e Moscardelli su rigore.

 

 

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