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A cura di Francesco Salerno, fotografie di archivio

Nel 2021 si celebrerà il centenario della società calcistica Pro Romans, fondata nel 1921 a Romans d'Isonzo. Nei giorni scorsi abbiamo intrattenuto una corrispondenza con Edo Calligaris che sta scrivendo un libro per questa ricorrenza: ne è seguito un proficuo e intenso scambio di messaggi e informazioni che hanno consentito una riapertura del libro dei ricordi di ambo le parti e hanno prodotto un articolo pubblicato sulla testata on-line Friuligol.it (clicca qui per visualizzarlo) e sul quotidiano Il Piccolo di Trieste.

La storia di questo sodalizio infatti è legata al Matera da tre giocatori che dal club del lontano Friuli-Venezia Giulia si trasferirono nella città dei Sassi negli anni Cinquanta: Candussi, Zanutel e Spagnul. Assieme ad altri conterranei provenienti da altre società costituirono l'ossatura portante del Matera per tutto il decennio. Ripercorriamo i fatti salienti di quell'epoca calcistica.

  1951-52
  Matera Calcio 1951-52. In piedi: Zanutel, Bechis, Perentin, Perucci, Virgulin, Manzin, Colussi. Accosciati: Candussi, Giani, Zanolla, Fogar.

Gli anni Cinquanta sono per Matera quelli del primo sviluppo edilizio moderno e dell'esodo dei cittadini dalle case-grotte dei Sassi ai nuovi rioni, della crescita demografica a quattro zeri e dell'affiancamento all'antica classe dei braccianti di quelle dei manovali edili e degli operai.

Un generale miglioramento delle condizioni di vita fu accompagnato dalla ripresa delle attività culturali e ricreative. Anche lo sport fu coinvolto dal clima di fermento: il principale sodalizio calcistico cittadino si diede un nuovo assetto societario e assunse la denominazione di A.S. Matera Calcio, nacque la sezione calcistica della Libertas e fu costruita la tribuna coperta dello stadio. Vennero inoltre fondati lo Sporting Club, prima squadra di pallacanestro cittadina, e il Circolo Schermistico.

Nel corso del decennio varie figure si alternarono alla presidenza del Matera Calcio anche se i due dirigenti che rimasero più a lungo ai vertici della società furono Ignazio Furlò e Riziero Zaccagnini.

Il rampante club biancazzurro, per garantirsi una maggiore competitività, non esitò a cercare talenti anche fuori regione, in particolare in Friuli-Venezia Giulia dove Furlò era riuscito a trovare alcuni agganci grazie all'amico e insegnante materano Tonino Rota che era solito trascorrere le vacanze a Grado.

1953-54 candussi spagnul  
Due colonne del “quadrilatero” della Matera Calcio di provenienza Pro Romans: Candussi e Spagnul  

In vista del campionato di Promozione 1950-51, torneo interregionale posto subito sotto la serie C dell'epoca, giunsero dunque nella città dei Sassi i calciatori Cesare Bechis, Carlo Tognon, Giuseppe Dejuri, Antonio Gordini (attaccante dai trascorsi in serie A con la Triestina e in serie B con lo Spezia) a cui si aggiunsero alcuni calciatori provenienti da varie località della «Zona B» del Territorio Libero di Trieste reclutati da Gordini: il futuro capitano Augusto Manzin, Silvano Colomban, Fernando Degrassi, Libero Giani, Ferruccio Moscolin, Bruno Perentin, Evelino Pugliese, Livio Vittori.

La direzione tecnica fu affidata, a campionato in corso, all'allenatore Umberto Zanolla, anche lui friulano di Monfalcone e già sulla panchina del Matera nel campionato 1935-36. Nonostante i rinforzi, a parte qualche risultato positivo, su tutti il derby vinto nettamente 4 a 2 contro il Potenza, la stagione fu avara di soddisfazioni e si concluse con la retrocessione.

Le speranze di un ripescaggio (poi andate in fumo) e il desiderio di un riscatto immediato spinsero la società materana, dopo la conferma dell'allenatore Zanolla, a operare alcuni nuovi innesti e anche in questo caso il trainer, raggiunto in loco dai dirigenti Innella e Mastronardi incaricati della campagna acquisti, attinse a piene mani dal Friuli-Venezia Giulia. Nel 1951-52 infatti arrivarono dal Pro Romans il mediano Luigi Candussi, la mezzala sinistra Corrado Spagnul e l'ala destra-centravanti Costante Zanutel a cui si aggiunsero, provenienti da altre società, i conterranei Armando Tolloi, Edgardo Colussi, Bruno Walter Virgulin, Orlando Marchioli, Gastone Contin, Orlando Fogar e Astorre Zanolla.

Considerando anche i confermati della stagione precedente Manzin, Giani e Perentin, si trattava di un Matera quasi completamente “friulano”. La stagione fu trionfale. Con una rosa allestita per disputare una categoria superiore gli uomini di Zanolla chiusero primi con undici punti di vantaggio sulla seconda e la bellezza di centoquindici reti realizzate e solo venti subite. Grandi protagonisti Spagnul che mise a segno 26 reti in 15 partite, Zanolla con 23 reti e Zanutel con 20. Tuttavia i tanti sacrifici fatti per ingaggiare giocatori importanti e affrontare lunghe trasferte nella regione limitrofa non vennero ripagati dal salto di categoria: il Matera infatti disputava il torneo fuori classifica in quanto iscritto d'ufficio al girone pugliese dalla FIGC. Niente festeggiamenti quindi ma ormai erano state gettate delle solide basi per il futuro.

  1954-55 sangiorgese-matera
  Zanutel, in maglia azzurra con la fascia orizzontale, mette a segno un goal nella partita Sangiorgese-Matera del 1954-55

La promozione del Matera infatti era solo questione di tempo: l'anno seguente i biancazzurri dominarono anche la Promozione lucana giungendo finalmente in IV Serie guidati dal tecnico originario di Cervignano del Friuli Giuseppe Bradaschia.

Le quattro stagioni successive videro la formazione lucana difendersi egregiamente nella categoria, in particolare nella stagione 1955-56 quando si chiuse all'ottavo posto a ridosso delle “grandi”. Altri friulani aggiunsero il loro nome nei libri di storia calcistica materana: Italo Comar, Ermes Buiatti, Evaristo Glereani, Mario Zampar, Giuseppe Fumis, Pietro Corbatto, Angelo Rosar, Vittorio Padovan, che come i compagni giunti in squadra precedentemente furono affiancati da giovani elementi locali o altri giocatori provenienti da altre società.

Il ciclo si chiuse con la travagliata stagione 1957-58 (disputata in buona parte con delle formazioni giovanili) che sancì il fallimento della società. Il solo portiere e capitano Augusto Manzin rimase nella Città dei Sassi con la maglia della Libertas, società che raccolse l'eredità sportiva del vecchio Matera Calcio e che avrebbe dato in seguito vita, dopo la fusione con l'ACLI Piccianello, al Football Club Matera del presidente Franco Salerno.

articolo matera su il piccolo  
L'articolo pubblicato sul Piccolo di Trieste il 5 maggio 2020  

Dell'epopea del Matera “friulano” rimangono i ricordi e i numeri: due campionati di Promozione vinti, quattro partecipazioni a campionati di IV serie e una al torneo di interregionale e tanti dati statistici importanti. Zanutel (43 reti), ceduto alla Reggina in Serie C dopo quattro anni al Matera, Spagnul (42 reti), Tolloi (36 reti) e Zanolla (34 reti) rientrano tuttora nella top ten dei dieci cannonieri più prolifici di sempre nella storia del club mentre Manzin (184 presenze) è l'ottavo calciatore più volte sceso in campo con la maglia materana. Pagine indelebili della storia del calcio biancazzurro.

A Edo Calligaris, autore dell'articolo apparso su Friuligol e sul Piccolo di Trieste, Luigi Candussi (oggi 92enne) ha dichiarato di ricordare con grande piacere la sua esperienza nella Città dei Sassi e che, a distanza di settant'anni, ha ancora il rimpianto di essere rimasto troppo poco tempo nella nostra città malgrado poi, tornato a casa, sia diventato un atleta simbolo della Pro Romans. Un bel ricordo che è ampiamente ricambiato dai tifosi materani di tutte le età, anche quelli più giovani che hanno appreso dei protagonisti di quella epopea dalle parole dei loro padri e dei loro nonni o dalle pagine di MateraCalcioStory.