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Intervista a cura di Francesco Salerno

 

selvaggiDa qualche mese milita nella formazione del Real Tolve in Eccellenza Lucana ma Luca Selvaggi, esterno offensivo classe 1988, ha cominciato la stagione con la maglia del San Severo, club con cui l’anno scorso si è aggiudicato la promozione in Serie D dal massimo campionato regionale pugliese.
Il protagonista dell’intervista che precede il match tra la formazione dauna e il Matera quindi non poteva che essere il figlio del campione del mondo (e per una stagione presidente del Matera) Franco Selvaggi.

A dispetto dei tuoi venticinque anni hai già indossato molte divise: Matera, Taranto, Aversa Normanna e San Severo solo per citarne alcune. In base alle tue numerose esperienze cosa ha di diverso giocare “a casa”?
Per qualcuno giocare davanti ai propri concittadini può rappresentare una difficoltà in più a causa delle pressioni maggiori a cui si è sottoposti ma personalmente giocare nella squadra della mia città è stato stupendo. Non a caso quando ho avuto la possibilità di ritornare l'ho fatto senza esitare. Anche se il mio esordio ufficiale è stato a Melfi, con una sola presenza con questa formazione, la squadra dove mi sono affermato a livello senior è stato il Matera. Questo è un motivo in più per portare i colori biancazzurri nel cuore.

Nel 2007-08 a Matera hai fornito un contributo importante per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza con trentuno presenze e sette reti. Sei rimasto deluso dalla mancata conferma o sapevi che nel calcio moderno non c’è più spazio per la riconoscenza e l’attaccamento ai giocatori locali?
Inizialmente ero convinto che sarei rimasto ma per varie ragioni le strade mie e del Matera si sono separate. Alla iniziale delusione ha fatto seguito la possibilità di giocare in C1 a Taranto a soli 19 anni. Questa è stata comunque una gratificazione per me. In ogni caso sono contento di essere tornato la stagione successiva e aver dato il mio contributo alla conquista della Coppa Italia e dei Play-off.

Veniamo al presente. Domenica c’è San Severo – Matera, da ex cosa puoi svelarci sulla squadra giallorossa?
Non potrei aggiungere tanto a quello che tutti sanno già, in particolare lo staff tecnico del Matera. Ribadisco però che il mister del San Severo Ruffini è persona estremamente competente con la quale mi sono sempre trovato in sintonia nel periodo passato in giallorosso. In realtà tutto l'ambiente che ho trovato a San Severo mi ha lasciato un ottimo ricordo e sarei rimasto ancora volentieri ma ho preferito avvicinarmi a casa, venendo a giocare nel Real Tolve (squadra in cui milita un altro ex biancazzurro, il tricaricese Nicola Armento, ndr) in modo da poter trascorrere più tempo con mia figlia nata da poco.

Il Matera viene da tre vittorie convincenti. Cosa ti aspetti dai biancazzurri per il prosieguo del campionato?
Sto seguendo molto il Matera da tifoso e come tale mi sto godendo questo momento d'oro. Le vittorie contro Turris e Brindisi sono un segnale importante e dimostrano che dopo le iniziali difficoltà la squadra ha trovato finalmente il giusto assetto e sono pronto a scommettere, a dispetto di qualsiasi scaramanzia, che questo sarà l'anno buono per i nostri colori.