Vincenzo Antezza a partire dal 1966 ha vissuto dodici anni di successi con il Matera nel ruolo di portiere ma se si considerano anche le varie parentesi da allenatore e preparatore, il rapporto con il club biancazzurro diventa una vera e propria storia infinita.
Per queste ragioni non si poteva escludere dalla hall of fame un elemento a cui sono legati così tanti ricordi della storia calcistica materana.
Non è un caso se per Antezza il Matera più che una squadra è una famiglia in senso figurato ma anche letterale dato che i suoi fratelli Luigi e Antonio hanno a loro volta servito i colori biancazzurri come portiere e attaccante. Non finisce qui: Luciano Antezza, Vincenzo Antezza (omonimo) e Michele Antezza sono anche loro parenti dell'ex numero uno e pur non esordendo in prima squadra hanno fatto le giovanili nel club del Presidente Salerno.
Per quanto riguarda la carriera va sicuramente citato il campionato 1967-68, in cui Vincenzo Antezza diede un contributo importante alla conquista della Serie C sostituendo per dieci partite il titolare infortunato Quadrello; momento cruciale di quella stagione fu la trasferta a Castellammare di Stabia in cui Antezza, parando un rigore, fu determinante ai fini della vittoria esterna del Matera su quel campo ostico.
Anche il 1970-71 fu un campionato da ricordare in quanto nelle tre partite in cui fu chiamato a sostituire Bertonelli rimase sempre imbattuto contro avversarie come la Pro Vasto (vittoria per 2-0), il Potenza (pareggio per 0-0) ed il Crotone (vittoria per 3-0). Terminò la carriera da portiere nel 1980 a 31 anni di età, con una panchina in serie cadetta da “dodicesimo” nel derby del “della Vittoria” contro il Bari terminato 1-1.
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Vincenzo Antezza si è distinto per la sua correttezza e professionalità: nonostate sia stato per diverse stagioni portiere di riserva non ha mai fatto una piega ed ha sempre onorato la maglia come si deve. Ricordando questo l'ex numero uno afferma sempre con poche parole esaustive «Ero nella mia città e facevo il mestiere che amavo. Non potevo lamentarmi».
Importante è anche il contributo dato come allenatore e preparatore dei portieri. Nella stagione 1980-81 subentrò a Rambone, nel 1982-83 a Chiricallo (suo ex mister) e nel 1985-86 assieme a Conticchio rilevò Salvori, restando alla guida dei biancazzurri in tandem con Conticchio anche nel campionato successivo. A proposito dell'ultima stagione vale la pena ricordare come dopo le sue dimissioni, a quattro partite dalla fine, dimostrò comunque l'attaccamento ai colori rimanendo in qualità di preparatore dei portieri.
Nel 1994 in C1 fu allenatore in seconda di Dibenedetto e anche dopo la retrocessione per illecito amministrativo rimase curando la preparazione atletica della formazione biancazzurra in vista del campionato di C2.
Al di fuori dei confini materani è stato preparatore dei portieri a Taranto e Barletta in Serie B e C ma si ricorda soprattutto una lunghissima parentesi di quindici anni come allenatore delle giovanili del Bari.
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Antezza impegnato con la formazione juniores del Matera allenata da Carlo Abbatino durante le finali nazionali del campionato di categoria svoltesi a Catania nel 1966. In piedi: Basile, Giuliani (?), Di Marzio, Bellacicco, Calculli, Antezza. Accosciati: Pozzuoli, Vivilecchia, Di Cuia, Selvaggi, Orsi.