Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Submit to DeliciousSubmit to DiggSubmit to FacebookSubmit to Google BookmarksSubmit to StumbleuponSubmit to TechnoratiSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn

emanuele quadrello

Emanuele Quadrello fa il suo esordio nel 1962 a soli vent’anni in serie B con il Bari, squadra della sua città natale. Dopo aver racimolato, nell’arco di tre stagioni, dieci presenze in cadetteria, oltre a tredici presenze nel campionato di serie C 1965-66, lascia il capoluogo pugliese e approda a Matera nell’estate del 1967.

In biancazzurro è subito titolare e, con una grande voglia di mettersi in mostra positivamente, impressiona subito il mister Salar e si presenta al pubblico materano nel migliore dei modi: 560 minuti di imbattibilità interrotta solo dal gol della Puteolana al 20' minuto della settima giornata (risultato finale 2 a 2 esterno contro i flegrei). Da questo dato si comprende la qualità della rosa che a fine campionato chiude con sole dieci reti subite complessivamente, regalando per la prima volta al Matera l'approdo in serie C.

emanuele quadrello 4Quadrello, per l’esattezza ne subisce solo otto, infatti a causa di un infortunio per alcune gare viene sostituito da Vincenzo Antezza, valido “dodicesimo”, il quale contribuisce a sua volta al record di quel grandioso campionato. All’abilità dei due portieri comunque va aggiunto anche lo spessore di difensori come Mayer, Pertile, Rosa e Giannattasio, capaci di rendere impossibile la vita agli attaccanti avversari.

Di quella stagione bisogna sottolineare anche l’attaccamento alla maglia di Quadrello che nonostante il serio infortunio al ginocchio, patito in un’uscita durante un match a Torre del Greco contro la Turris, stringe i denti e torna in campo dopo appena quattro settimane e dovendosi successivamente recare ogni sabato prima delle partite a Bari per le terapie previste per l’infortunio al menisco in vista dell’intervento chirurgico a fine campionato.

emanuele quadrello 3Le seguenti due stagioni si chiudono con una salvezza e un ottimo sesto posto in cui conferma le sue qualità atletiche, il senso della posizione e in generale l’affidabilità che si richiede ai “numeri uno”.

Nel terzo e ultimo anno a Matera la porta biancazzurra è difesa in coabitazione con un altro grande estremo difensore, Alberto Bertonelli. Con il portiere proveniente dal Torino non vi è alcuna rivalità ma al contrario nasce un sincero spirito di collaborazione.

L’esperienza materana si chiude per Quadrello alla metà della sua terza annata in biancazzurro quando si presenta l’opportunità di un posto di lavoro in banca. Per poter essere assunto però deve rinunciare al suo contratto professionistico e scendere di categoria tra i dilettanti.

emanuele quadrello 2Così per Quadrello comincia la carriera di bancario anche se non appende le scarpe al chiodo e la passione per il calcio lo porta a giocare a Manfredonia dove conquista la serie C ed è costretto nuovamente a cambiare squadra per restare tra i non professionisti. Chiude quindi la carriera a Noicattaro in Promozione.

Il suo forte legame con la città dei Sassi lo porta a distanza di anni a calcare nuovamente l’erba del «XXI Settembre-Franco Salerno» nel 2001 nell’ambito della seconda edizione del «Memorial Franco Salerno», quando lo storico ex mister delle giovanili del Football Club Matera Mimmo De Lucia organizza un’amichevole tra la sua Libertas Rigamonti e una squadra di vecchie glorie biancazzurre in occasione dell’intitolazione dello stadio a Franco Salerno.

 

Clicca qui per visualizzare la carriera di Quadrello con il Matera

 

Fotografie gentilmente concesse da Gaetano Quadrello, figlio di Emanuele, che ringraziamo per la disponibilità.