Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Submit to DeliciousSubmit to DiggSubmit to FacebookSubmit to Google BookmarksSubmit to StumbleuponSubmit to TechnoratiSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn

Intervista di Massimo Abbatino, foto di Sandro Veglia

carrettaMirko, rientri dopo quattro giornate e per una gara molto importante. Pensi di partire dal primo minuto?

Non lo so, fino a domenica non lo sapremo, il mister lo deciderà prima della gara. Sarò pronto a prescindere. Il mio impegno è uguale, titolare o meno. E’ una gara importante di certo ed ha il fascino del big match, stiamo incontrando la nostra concorrente diretta e questo incontro avrà sicuramente grandi emozioni. Loro hanno costruito una squadra per vincere ed anche la nostra lo è, quindi di certo lo spettacolo non mancherà.

Come ha vissuto Carretta quattro gare lontano dal campo proprio in questo momento della stagione?

Malissimo, perchè non giocavo, ma grazie al presidente, ai i miei compagni e al mister non mi è pesato. Loro mi sono stati vicino e li ringrazio tanto per questo. Di certo però non l’ho vissuta bene, ho saltato diversi scontri importanti e poi per una cosa che non ho fatto: mi hanno fatto passare per violento ed io non lo sono. Sul referto c’era scritto che ho spaccato il labbro del mio avversario. Falso. Io ho solo spinto con la coscia il mio avversario e non gli ho dato il calcio in faccia che mi è stato contestato, non mi permetterei mai. Purtroppo gli arbitraggi ultimamente vanno sempre contro di noi e ci hanno messo bastoni tra le ruote più di una volta. Pazienza. Ma sono stato male anche per questo.

carretta 2Il campionato arriva al rush finale: Carretta arrivò a Matera in un periodo di instabilità, oggi la squadra è salda in vetta. Qual è il suo bilancio di questa seconda esperienza?

All’inizio c’era un po’ di malumore sulla piazza e di distacco con la gente. Conoscevo la piazza e questo distacco mi sembrava strano. Ora i tifosi sono dalla nostra parte, sono tornati quelli che conoscevo: oggi all’allenamento erano in 300, è bellissimo trovare quest’entusiasmo quando vai ad allenarti. Siamo stati anche bravi noi a riconquistarli e ridare loro i risultati che meritavano. Eravamo a -8 e oggi siamo in vetta. Col loro aiuto possiamo far bene.

carretta 3Qual è il segreto di questo Matera?

Mister Cosco è stato fondamentale per noi, ci ha fatto diventare un gruppo e ci ha fatto cacciare fuori quel qualcosa che avevamo ma non riuscivamo ad esprimere. Grinta, passione e determinazione. Siamo ben messi in campo. La mossa azzeccata era quella di far ritornare Cosco e lì è stato intelligente il presidente che ha capito molto bene cosa fare. Ma in definitiva il segreto sta nel gruppo, ci aiutiamo l’uno con l’altro.

Si aspettava un girone H così combattivo?

No, non me l’aspettavo proprio. Tutto sembra fuorchè una serie D. E’ equilibratissimo e ogni domenica dobbiamo sudare il risultato. Il fanalino di coda ti mette in crisi, e se vai a vedere gli altri gironi questo è l’unico in cui dalla prima alla sesta c’è un distacco di soli sei punti.

A Taranto senza tifosi: cosa ne pensa Carretta?

Questa cosa mi infastidisce un sacco. E’ una legge assurda. Per noi avere i tifosi sugli spalti è un grande aiuto, in particolare fuori casa. Ci dispiace tantissimo, purtroppo è il calcio moderno e dobbiamo andare avanti.