Rubrica a cura di Francesco Salerno e Fabio Venezia
IL CAMPIONATO - La partita tra Taranto e Matera potrebbe essere un derby appulo lucano di Serie C ma da qualche anno a questa parte entrambi i club fanno i conti con una profonda crisi che ha costretto le tifoserie a vivere il limbo della vecchia Interregionale. Quest’anno però a differenza della passata stagione, in cui i rossoblu hanno faticato a raggiungere i quartieri alti della classifica, il derby è una partita di vertice e un crocevia fondamentale per il campionato.
Il Taranto si presenta all’appuntamento con un bilancio di scontri diretti decisamente in passivo visto che nelle ultime due stagioni ha rimediato tre sconfitte in tre partite. L’anno scorso i lucani si imposero sia in casa (3-2) che in trasferta (0-2) e nel corso della partita di andata di questa stagione i rossoblu si sono arresi (2-1) al «XXI Settembre-Franco Salerno».
Se consideriamo esclusivamente gli incontri disputati nello stadio «Erasmo Iacovone» il bilancio complessivo è il seguente:
1968-69 – Serie C – Taranto-Matera 1-0. Rete: al 20’ Ferraro (rig)
1979-80 – Serie B – Taranto-Matera 1-0. Rete: al 45’Picano (rig)
1995-96 – Serie C2 – Taranto-Matera 1-1. Reti: al 13’ Saggiomo (T), al 56’ Fida (M)
1996-97 – Serie C2 – Taranto-Matera 1-1. Reti: al 16’ Basile (M), al 56’ Cipriani (T)
1997-98 – CND – Taranto-Matera 3-0. Reti: al 21’ Bellacicco, al 52’ aut. Tataru, all’80’ Cerminara
2012-13 – Serie D – Taranto-Matera 0-2. Reti: al 17’ Di Gennaro (rig), al 20’ aut. Stigliano
La sconfitta di domenica a Vallo della Lucania ha frenato l’avanzata della squadra di Papagni che proveniva da un periodo estremamente proficuo, con quattro vittorie in cinque partite. Gli jonici restano comunque un avversario di grande spessore, considerato anche che tra le mura amiche dall’inizio della stagione hanno perso solo due volte, con il Manfredonia e con la Turris. Con quarantasette reti sono inoltre il secondo miglior attacco del girone, secondi solo al Marcianise il cui bottino è di cinquantuno.
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LA TERNA - Taranto - Matera sarà diretta dal Sig. Andrea Capone di Palermo, coadiuvato dagli assistenti i Sig. Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi entrambi di Albano Laziale.
LA SQUADRA - Trasferta in casa della Gelbison, domenica scorsa, da dimenticare oltre che per la sconfitta anche per l'espulsione comminata a Procolo Caiazzo, difensore centrale classe 1994; un'assenza pesante per mister Aldo Papagni che in questa stagione ha schierato l'ex Messina 18 volte.
Per quanto riguarda il modulo iniziale, l'allenatore jonico potrebbe optare per un 3-5-2, all'occorrenza 3-4-1-2, per irrobustire la mediana ed assistere al meglio le punte, oppure coprirsi maggiormente con una difesa a 5; opzione quest'ultima che appare poco probabile. Tra i pali difficile l'impiego di Marani, frattura al setto nasale per lui, e dell'ultimo arrivato Barasso. Per l'ex portiere del Genoa si tratta di un ritorno a Taranto, dove è considerato un idolo anche se la forma fisica attuale lascia molto a desiderare. A vestire la maglia da titolare sarà dunque il '95 Masserano, mai davvero convincente e spesso criticato dai tifosi.In caso di difesa a tre Papagni opterà per il 31enne Claudio Miale, che ha indossato la maglia del Matera nella stagione 2003/2004, Stefano Riccio, 25enne ex Arzanese e Nocerina già in gol 3 volte quest'anno, e il capitano Fabio Prosperi, nella città dei due mari ormai da una vita. In mezzo al campo terzetto di quantità e qualità composto da Giampaolo Ciarcià, protagonista in B ed in C1 a Crotone, Benevento, Pagani e Salerno, Fidele Muwana, congolese classe 1981, ed Alberto Migoni, giovane nato nel '94. In panchina, almeno inizialmente, i vari Caruso, Vivacqua e Menicozzo. Lungo le corsie esterne agiranno il '94 Carmelo Viscuso, nella passata stagione a Messina, a destra e l'esperto Francesco Mignogna a sinistra. In avanti Aldo Papagni dispone di uno dei migliori parchi attaccanti del campionato. Su tutti l'argentino Hernan Rodolfo Molinari, classe 1982, capace di andare in rete 18 volte in 22 apparizioni. Al suo fianco il siciliano Pietro Balistreri, che di gol ne ha messi a segno 10, mentre in panchina si siederà il 36enne Gianpiero Clemente, autore dell'inutile marcatura tarantina nel match di andata giocato al “XXI Settembre-Franco Salerno”.
LO STADIO - Taranto-Matera si disputerà all'Erasmo Iacovone, stadio intitolato all'indimenticabile attaccante rossoblù tragicamente scomparso in un incidente stradale nel Febbraio del 1978. Un impianto di categoria superiore che si trova nel quartiere Salinella del capoluogo jonico e che può ospitare quasi 28000 spettatori. La parte più calda della tifoseria di casa è tornata a prender posto in Curva Nord (6000 posti a sedere) solo da pochi mesi per via di alcuni lavori che ne hanno causato una prolungata chiusura. La Tribuna centrale e quelle laterali sono gli unici settori coperti, per un totale di 5400 posti. I tifosi ospiti vengono invece sistemati in Curva Sud. Da segnalare però che la capienza dello Iacovone è stata sensibilmente ridotta e portata a 7324 posti in modo da non superare quota 7500 e dover quindi ottemperare ad una serie di interventi obbligatori imposti dalla normativa sulla sicurezza.
La formazione tarantina scesa in campo nel match di andata